di Marco Andrioletti

Il lavoro musicale in questi ultimi anni è radicalmente mutato per l’effetto indotto dalle piattaforme di distribuzione digitale, dai social network, e dalla diffusione di nuovi mezzi di comunicazione. Una vera e propria rivoluzione che comporta l’acquisizione di nuove conoscenze tecnologiche, di pianificazione e di marketing per potersi proporre nel proprio settore con efficacia e sostenibilità. Questo comporta la conoscenza di opportune tecniche gestionali sia  per chi sceglie di imboccare la strada della professione, sia per chi intende costruire un progetto con criteri di sviluppo e continuità coinvolgendo più elementi.

L’ offerta musicale, costituita da “opere e performance”  può essere paragonata a un bene intangibile, un servizio di cui l’uomo ne ha da sempre la necessità.
La sua costruzione  implica la conoscenza e l’implementazione di metodologie e processi (project management), come accade in modelli di impresa grandi,  piccoli o individuali.

Il Project Management (gestione di un progetto) è l’insieme di diverse attività come l’analisi, la progettazione, la programmazione e la pianificazione, necessarie per raggiungere un determinato obbiettivo. Un po’ come accade nell’armonia, dove si concatenano i vari accordi con determinati tempi  e regole per raggiungere un accordo finale in modo   preciso e ordinato.
L’obbiettivo è:  realizzare un “prodotto” e proporlo al “mercato”.

Parlare di  “prodotto” in campo musicale appare quasi irriverente, in sostanza è ciò  che uno vuole realizzare  (es. un quartetto strumentale  con un determinato repertorio);  il mercato è il sistema dove quel  prodotto può essere presentato e proposto (es. locali, festival, concorsi ecc. ecc). Un valido prodotto ma non supportato da adeguata promozione (con mezzi adeguati…demo, video ecc) e su piattaforme di comunicazione opportune, raramente potrà ottenere buoni risultati.
La promozione infatti deve promuovere un prodotto concreto, che non significa averlo già completo, ma disporne almeno in buona parte (es. un repertorio definito e un demo provvisorio).

Altrettanto critico è predisporre una promozione incisiva  su un prodotto privo di giusti attributi,  o non differenziato nel caso in cui sono in tanti a proporlo, o non chiaramente definito.
Al mercato spesso si giunge attraverso intermediari che non sono il pubblico generico; la promozione e la comunicazione deve considerare il target preciso.

L’obbiettivo lo si raggiunge  lungo un percorso composto da diversi traguardi, ad es. la definizione di un repertorio, la programmazione delle prove, la produzione del  materiale per promuoverlo,  l’individuazione di contatti a cui sottoporlo.  E’ importante “vincere” prima i traguardi che generalmente si pongono  a breve e medio termine. L’obbiettivo si trova sempre su tempi più lunghi.

Spesso è più conveniente determinare l’obbiettivo e procedere con l’analisi alla rovescia per determinare tutti i vari traguardi (le fasi del progetto), senza comunque perdere di vista le caratteristiche principali di un obbiettivo: concreto, coerente, condiviso, raggiungibile. L’obbiettivo è popolarmente chiamato “sogno”. Si sogna dormendo, mentre sugli obbiettivi, traguardi ecc.  occorre   ragionare attentamente a tavolino. L’attività di project management, specialmente nei casi in cui sono coinvolte più persone,  richiede una figura precisa: il project manager, colui che dovrà saper guidare lo svolgimento di tutto il processo verso traguardi e obbiettivi.

Gli obbiettivi personali possono essere molto diversi da quelli del progetto. Compito del project leader è anche quello di verificare l’interesse comune e concreto nel progetto, dove tutti i partecipanti sono veri e propri investitori.

Anche quest’anno ho tenuto una masterclass su queste tematiche. Ciò da un lato dimostra lo sforzo e l’apertura del Conservatorio di Torino nel fornire ai propri studenti conoscenze fondamentali per la “costruzione del mestiere”, dall’altro un forte spirito di rinnovamento, confermato dall’interesse straordinario dimostrato dai partecipanti.

 


Marco Andrioletti

Ha lavorato presso il gruppo Olivetti nella divisione marketing come responsabile di prodotto delle linee “home & portable computer” e  multimedia solutions” e successivamente nell’ambito della comunicazione e del “marketing intelligence”. E’ stato consulente gestionale in DBS S.p.a, società  operante nella produzione televisiva. Ha scritto e prodotto brani musicali di vario genere e curato la produzione di vari interpreti sia nel genere classico che moderno. E’ tra i fondatori dell’associazione musicale Artes Media Project di Torino. Ha tenuto libere docenze di marketing, organizzazione, comunicazione e tecniche di elaborazione audio, per vari istituti di formazione . Per il Conservatorio G. Verdi di Torno ha tenuto masterclass di “Project Management” per i progetti musicali”.

Contatto: marco.andrioletti@iol.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *