di Federico Mori

– Cosa studi?
– Musica
– Fai solo quello?
– Sì…
– E che lavoro vuoi fare?
– Il musicista mi auguro…
– Ma si può?
– Sì…
– Ma anche in Italia?

Sì è un dialogo vero.
Se suonate o comunque vivete l’ambiente del Conservatorio sapete benissimo di che situazione sto parlando. Dover giustificare a se stessi e agli altri questa scelta considerata irrazionale ad occhi esterni è diventato un requisito fondamentale per un buon musicista.
Non ho intenzione di parlare dei luoghi comuni o di stereotipi bizzarri nei quali ci si scontra quotidianamente.

Vorrei soffermarmi sull’ultima frase di questo botta e risposta.
La persona con cui parlavo dava per scontato che fosse impossibile vivere di musica in un paese in cui c’è: la crisi, la crescita della disoccupazione, lo spread, il debito pubblico e un sacco di altre parole che ci fanno da colonna sonora mentre ceniamo.

Dare torto a questa persona non è facile quanto appare.

Non voglio fare discorsi del tipo “Governo ladro!”, però sorge spontaneo chiedermi “Ma è vero che all’estero le cose funzionano meglio?”. Personalmente non ho mai vissuto fuori dal mio paese abbastanza a lungo da poter rispondere a questo dubbio. Ho parlato con persone che hanno avuto esperienze dirette con la vita musicale fuori dall’Italia, e dai loro racconti ho capito che in fondo è vero che all’estero le cose funzionano meglio ma, secondo me, è altrettanto vero che noi forse mitizziamo ed etichettiamo come “migliore” tutto ciò che si discosta dal modo italiano di fare le cose (salvo che nella cucina, in quello guai a chi prova a mettere l’ananas sulla pizza).

Ma proprio a proposito di esperienze all’estero e di pizze con l’ananas, grazie al Conservatorio di Torino in gemellaggio con l’ University of Georgia (USA), quest’anno avrò il piacere di vivere tre settimane ad Athens (Georgia).
Si tratta di un soggiorno studio organizzato dalle due Università in cui cinque allievi del Conservatorio di Torino hanno l’opportunità di andare a studiare per tre settimane in uno dei campus universitari più antichi degli Stati Uniti. Durante il periodo faremo lezioni individuali, seminari di confronto tra gli studenti, musica d’insieme, un concerto finale e potremmo usufruire di tutto ciò che la scuola mette a nostra disposizione come frequentare corsi a scelta o usare la biblioteca.

Tenetevi pronti perché Allegro documenterà questa avventura!

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