Mercoledì 3 maggio, per la rassegna dei “Mercoledì del Conservatorio” è andato in scena uno spettacolo dedicato alle opere vocali da camera del compositore veneto Sandro Fuga. Nato nel novembre del 1906 Mogliano Veneto, Sandro Fuga è stato uno dei grandi compositori italiani del Novecento, alla pari di Petrassi, Casella ecc..

Si formò al Conservatorio di Torino e tra i suoi insegnanti spiccano Luigi Perrachio e Franco Alfano. Nel 1966 fu nominato inoltre direttore del Conservatorio di Torino ed è stato anche membro dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma e dell’Accademia Nazionale Luigi Cherubini di Firenze.

 

La sua musica ricevette numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali Nel 1952, per esempio la sua Toccata per pianoforte e orchestra fu premiata al Concorso di Composizione Sinfonica “Città di Trieste”

 

Le sue composizioni sono molto originali (pur senza mai avvicinarsi alle correnti più avanzate della musica contemporanea a lui coeva) e per lo più di tendenza decisamente tradizionalista.

 

In questo concerto abbiamo appunto potuto notare molte sfumature del suo stile. La cantabilità dei “lenti” tra voce e pianoforte, ma al tempo stesso un incipit di freschezza e brillantezza nei passaggi più veloci e virtuosistici. Abbiamo ascoltato anche i nn.1, 2, 7 dei “7 Valzer Amorosi” in cui si è ascoltata la grande raffinatezza della scrittura di Sandro Fuga. La parte del canto è stata affidata a Martina Baroni e Mattia Comandone. Al pianoforte, invece, spiccava il M° Giacomo Fuga (figlio del compositore) e dunque, chi interprete migliore per questi meravigliosi capolavori.

 

Dario Egile

 

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